Poesia

Il burattinaio
Foglie secche adagiate
stremate dal sole cocente
che appaiono come animate
a chi ha nel cuore la mente
Comignoli ansimanti
odorosi di legna straziate
che sembran perfino parlanti
a chi ha rime, sì, consumate
Ruscelli che scorrono ameni
striscianti in anfratti scoscesi
ruggiscono anche se sereni
per chi fa dei versi un’ascesi
Tramonti accecanti al desio
nostalgici e trasognanti
condite sovente l’avvio
di attimi, strofe, istanti
Vi è sempre un passaggio segreto
per giungere poi chissà dove
magari nel nostro roseto
che è qui, lì, forse altrove
Nel cielo v’è un burattinaio
che muove ogni filo dorato
è certo il poeta, non sbaglio
col mondo fedele alleato